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Ricordati di santificare le feste


Non voglio santificare i giorni festivi perché sono la contabilità di quelli lavorativi e misurano le ore, i minuti ,i secondi .

Il sole , la luna solcano l'arco, perché nel riflesso li possa contemplare.Non programmo non taglio, non misuro, ma lodo i colori, la pace e l'ascolto notturno.
Il tempo tende a spiegare .... se lo sgualcisco , lui sa anche ripiegare.

Non voglio ricordare, preferisco dimenticare per il puro piacere di santigiocare.

APPUNTI --RIFLESSIONI--IPOTESI





martedì 15 gennaio 2019

MAGDALA MANDALA

IPOTESI
MAGDALA MANDALA

Maṇḍala della cosmologia del Monte Meru 








Original Magdala Stone to be Exhibited at St. Peter's Square and in the Great Synagogue



La direttrice dello scavo Dina Avshalom-Gorni dell’IAA afferma: “siamo di fronte ad una scoperta unica ed eccezionale. È la prima volta che viene ritrovata la rappresentazione di una menorah risalente ai giorni del Secondo Tempio, cioè quando il tempio (erodiano) era ancora in piedi. Questa è, la più antica lampada in contesto giudaico, databile al periodo del Secondo Tempio, vale a dire all’inizio del periodo Romano Antico. Si può supporre che il bassorilievo che compare sul blocco di pietra rinvenuto da IAA, sia stato scolpito da un artista che doveva avere visto con i suoi occhi la menorah a sette bracci nel tempio a Gerusalemme”.http://www.gliscritti.it/blog/entry/924
IPOTESI
MANDALA
l sostantivo maschile e neutro sanscrito maṇḍala è un termine polisemico che in particolar modo intende indicare un oggetto, anche sacro, di "forma rotonda", o un "disco", in questo caso specialmente se riferito al Sole o alla Luna. Wikipedia9........

Nei più tardi testi tantrici il termine maṇḍala (dal VI secolo) inizia a indicare uno spazio sacro spesso di forma circolare, ma anche triangolare o quadrangolare, in cui le divinità sono invitate a entrare per mezzo di precisi mantra[5].


  MONTE MERU... MANDALA
PORTA ALCHEMICA Roma particolare due statue che rappresentano BES
 Magdala: la pietra ...particolare due vasi....il numero 3 indica i 3+3 simboli alchemici


PARTICOLARE --PORTA ALCHEMICA



 CUORE
MAGDALA




\jacob boehme
 CUORE....


Jacob Boehme Online - The Mystical Heart Diagrams di Paul KaymPaul Kaym era un escatologo del XVII secolo che scrisse a JB nell'estate del 1620, chiedendo al Theosopher di valutare due trattati che aveva scritto sulla profezia del tempo della fine. Boehme rispose in due lettere (numeri 4 e 5 nella Raccolta 1 di THE EPISTLES OF JACOB BOEHME) che Kaym pubblicò come THE END TIMES. Kaym (a volte Keym) è meglio conosciuto per il suo Helleleuchtender Hertzens-Spiegel (A Bright, Shining Heart-Mirror), un ...


Il più antico simbolo ebraico messianico


http://religiopoliticaltalk.blogspot.com/2008/04/oldest-messianic-jewish-symbol.html


MANDORLA


MANDALA


4 MONACI

Stonehenge, Wiltshire, 9th May 2010
DENDERA ZODIACO
4---4 FIGURE






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COPRICAPO




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IMPOSTAZIONE E SIMILITUDINE

PIETRA MAGDALA


KUBERA

Kubera o Kuvera (sanscrito कुबेर) è una delle divinità indiane. Egli è conosciuto anche come Dhanapati, ovvero il dio della ricchezza. Durante il periodo vedico questo essere mitologico dall'aspetto di un nano era considerato una figura demoniaca, e comandava tutte le creature che si celavano nel buio[1], nell'Atharvaveda (uno dei quattro Veda), infatti, egli è il signore delle creature del buio e figlio del dio Vaiśravaṇa[2]; nel Shatapatha Brahmana, invece, egli è descritto come il signore dei ladri e di tutti i criminali. Fu soltanto con l'introduzione dell'induismo e con il suo consolidamento che Kubera divenne una divinità benevola, e addirittura uno degli otto guardiani del mondo. Nell'olimpo induista egli è raffigurato a cavallo del suo carro magicoPushpak, con il quale solca i cieli facendo piovere sui poveri oro ed altre ricchezze. Secondo la versione induista, quando Brahmā era intento a creare l'universo, gli cadde dal viso un granello di pietra, che si trasformò in un essere che elesse a custode dei tesori nascosti nel sottosuolo. Una seconda versione vuole che Kubera, ancora in veste di capo dei demoni, entrasse nel tempio di Śiva per derubarlo, quando la sua candela si spense, dopo numerosi tentativi di riaccenderla, ci riuscì, e lo stesso dio Siva, nel vedere tanta perseveranza lo premiò facendolo assurgere al rango di essere divino.(....)
Nelle raffigurazioni, Kubera ha 4 mani in cui tiene un melograno, un sacco di danaro, una clava e un recipiente d'acqua. Egli è spesso seduto su una base di loto, con al fianco il suo animale preferito, la mangusta, che sputa continuamente monete d'oro. Caratteristica peculiare di Kubera, è il magico carro, Pushpak, fatto costruire per ordine di Brahma da Vishvakarman, per soccorrere questo dio goffo e obeso; questo carro è così immenso da poter contenere una intera città.




Tartaruga in marmo scultura, statua di drago cinese

DRAGO








In qualità di tesoriere divino, Kubera è custode dei nove Nidhi, o tesori ineffabili che custodisce in una sontuosa città, Alakapuri, situata nel leggendario monte Mandara, menzionato nei Purāṇa. Nel suo compito di custode dei tesori del mondo, Kubera è aiutato dai mitici Kinnara, esseri celestiali di sesso maschile, e dalle loro corrispondenti femminili, le Kinnoris.

Il Monte Mandara (sanscrito Mandaranchal) è una montagna che appare nel Samudra manthan dei Purāṇa, dove viene usata come un bastone per mescolare l'Oceano di Latte. Nel processo il serpente Vasuki fece da corda.


In Camerun, estremo Nord, Rhumsiki, monta Mandara, mount Kapsiki 1224m, il 


 Monti Mandara sono una catena montuosa vulcanica che si estende per 200 km di lunghezza al confine nord tra Camerun e Nigeria, compresa tra il fiume Bronue a sud e la città di Maroua a nord.

 (...)I testi infatti affidano ad alcune tipologie templari i nomi di Meru, Mandara o Kailāsa: il monte Meru è l’ ombelico del mondo, Mandara è il monte che viene utilizzato dagli Dei nel mito del frullamento dell’ Oceano di latte per ottenere il liquido della non morte (amr̟ta), mentre Kailāsa è la dimora di Śiva. Situato al centro dell’ universo, il tempio-montagna indica il percorso che conduce dal mondo samsarico verso il trascendente. Questo percorso può essere fatto in entrambe le direzioni, o verso “la porta del cielo” situata sulla sommità del monte o in senso inverso da parte degli dei verso il cuore della manifestazione. Così si rende possibile il superamento dei confini tra il mondo dei fenomeni e la realtà dell’ Assoluto  e il raggiungimento della liberazione (mokşa) dal ciclo samsarico, preoccupazione fondamentale del pensiero religioso indiano.(....)

https://dpstefano84.wordpress.com/2012/05/15/il-tempio-e-la-montagna/

MONTE MERU


MANDARA


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