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Ricordati di santificare le feste


Non voglio santificare i giorni festivi perché sono la contabilità di quelli lavorativi e misurano le ore, i minuti ,i secondi .

Il sole , la luna solcano l'arco, perché nel riflesso li possa contemplare.Non programmo non taglio, non misuro, ma lodo i colori, la pace e l'ascolto notturno.
Il tempo tende a spiegare .... se lo sgualcisco , lui sa anche ripiegare.

Non voglio ricordare, preferisco dimenticare per il puro piacere di santigiocare.

APPUNTI --RIFLESSIONI--IPOTESI





mercoledì 2 gennaio 2019

IL SIGNORE DEI 4 fantastici ELEMENTI

IPOTESI

I QUATTRO ELEMENTI
«In tutte le cosmogonie, le teorie mitiche sull’universo che sono all’origine delle nostre civiltà umane, si ritrovano quattro elementi: la terra, l’acqua, il fuoco e l’aria». Si trattava quindi di una rappresentazione culturale religiosa delle origini del cosmo comune alla visione umana delle civiltà occidentali e orientali, che concepivano una stretta connessione tra il microcosmo umano e il macrocosmo naturale. Tra l'uomo e il cosmo si stabiliva un rapporto tale tra i quattro elementi che dal loro equilibrio si sviluppava la vita della specie umana e la sopravvivenza del cosmo, l'universo ordinato, uscito dal caos e governato dagli dei simbolizzati dai quattro elementi.[4]
https://it.wikipedia.org/wiki/Elementi_(filosofia)


ACQUA

PROTEO

Proteo (in greco anticoΠρωτεύς) è una divinità marina e oracolo della religione greca, figlio di Oceano e Teti, capace di cambiare forma in ogni momento.
(...)
Il suo nome allude al "primo nato"
(...) 
Dalla sua capacità di trasfigurarsi scaturisce il termine proteiforme, che sta a indicare un essere in grado di mutare la propria forma in ogni momento, oppure l'accezione proteo riferita a una persona che cambia spesso opinioni o parola, per cui di un uomo variabile si dice che è un Proteo.



Proteus, from a book by Erasmus Francisi, 1695 In mitologia greca , Proteus è uno dei primi dio-mare o dio dei fiumi, divinità che Omero chiama il " vecchio uomo di mare" altri lo chiamano il dio del "cambiamento sfuggente"come suggerisce la natura del mare Da questa caratteristica viene l' aggettivo proteiforme, con il significato generale di "versatile", "mutabile", "capace di assumere molte forme".in alchimia è equiparato al mercurio
https://www.pinterest.it/pin/698339485940396835/?lp=true


Mr. Fantastic

  • Mr. Fantastic (Reed Richards), scienziato, che può allungare il suo corpo, il leader del gruppo; oltre ad essere un genio della scienza, dotato di grande intelligenza, ha acquisito la capacità di allungare e deformare a piacimento il proprio corpo.



 ARIA

MERCURIO

Proprietà filosofiche (W.)

Per la sua caratteristica di assommare in sè proprietà antitetiche, essendo un metallo pesante ma anche volatile, sin da tempi remoti fu associato al dio Mercurio e al relativo pianeta, il cui simbolo riuniva insieme gli ideogrammi della Luna (Moon symbol crescent.svg), del Sole (Sun symbol.svg) e della Terra (Cross Coptos Ethiopian.JPG), cioè rispettivamente la coppa, il cerchio e la croce, a indicare una sintesi armonica dei tre archetipi fondamentali dell'astrologia:[4] la falce della luna, posta in cima, esprimeva il predominio dell'aspetto femminile, vitale e fecondo, sulle proprietà del mercurio;[5] il cerchio, simbolo del sole, rappresentava invece lo spirito maschile, ossia la capacità di conferire all'anima un'individualità e una coscienza, mentre la croce costituiva il sostrato materiale.[6]
In quanto veicolo di collegamento fra cielo e terra, il mercurio era assimilato anche all'etere filosofico, cioè la sostanza con cui si riteneva intessuta l'Anima del mondo che permeava l'intero universo.[3] Esso era perciò detto «Azoto», in cui, oltre a diverse etimologie, si può individuare un acronimocabbalistico di 4 lettere (A-Z-Ω-Th): "A" in quanto inizio dell'alfabeto"Z" in quanto fine, "O" come fine dell'alfabeto greco (omega), "TO" come fine dell'alfabeto ebraico; le caratteristiche di contenere in sé l'inizio e la fine di tutto erano quelle attribuite appunto al mercurio.[7]
Attraverso i loro esperimenti gli alchimisti scoprirono che il mercurio poteva combinarsi con lo zolfo, a cui Paracelso aggiunse anche il sale.[8] In base al tipo e alle proporzioni di questi tre componenti, si pensava che in natura si verificasse una maggiore o minore solidificazione dell'etere, da cui si originavano così i quattro elementi classici: fuocoariaacquaterra. Scopo dell'alchimia era disciogliere questi elementi tramite distillazione riportandoli ai loro ingredienti originari, per poi ricombinarli in una forma più pura e nobile: solve et coagula.[9] Mercurio, zolfo e sale, ovvero animaspirito e materia, andavano cioè liberati dal loro aspetto fisico e trasfigurati in un senso spirituale. Gli esperimenti fisici su di essi fornivano la chiave analogica con cui interpretare i fenomeni psicologici dell'anima. L'analogia era infatti il principio filosofico che consentiva di desumere dal comportamento fisico di un elemento le proprietà spirituali ad esso corrispondenti.[10]

In particolare il mercurio era associato alle caratteristiche della Luna, dell'acqua, dell'argento, della passività, della resistenza, della plasticità, della vitalità indifferenziata.[11] Con l'aiuto dello zolfo, il mercurio liquido andava trasformato in mercurio igneo per realizzare le nozze alchemiche tra Luna e Sole, e ottenere così l'oro dei filosofi, capace di risanare la corruzione della materia; mentre in forma liquida esso costituiva un potente elisir di lunga vita.[9]








  • la Donna invisibile (Susan "Sue" Storm), moglie di Reed, la quale può rendere sé stessa e gli altri invisibili e creare potenti campi di forze;

Poteri: La Donna Invisibile è in grado di rendere invisibile se stessa e qualunque oggetto, di rendere visibili oggetti invisibili e di generare campi di forza invisibili in grado di resistere ad ogni forma di attacco fisico. Può modellare campi di qualunque forma e dimensione per svariati usi. Il campo di forza non è soggetto alla forza di gravità ed i suoni possono attraversarlo. Il campo esiste solo se lei è cosciente e se è in grado di concentrarsi a sufficienza. E’ stato ipotizzato che le energie del campo provengano dall’iperspazio.




FUOCO

PHANES

Phanes o Fanes, (in greco antico Φανης Phanês, "luce"), chiamato anche Protogonos ("il primo nato") e Erikepaios ("donatore di vita"), era una divinità primigenia della procreazione e dell'origine della vita nella cosmogonia orfica[1].
Emerso agli albori dell'universo dall'uovo cosmico deposto da Chronos (il Tempo) e Ananke (la Necessità), quale principio primo ed unico, era ermafrodito e da esso si generò tutto, o si rigenerò tutto[2][3].
Phanes fu il primo re dell'universo, finché, disinteressato al dominio (perché era già "tutto"), passò lo scettro a sua figlia Nyx (la Notte), che a sua volta lo cedette a Urano[3][1].
Un mito ricorrente è che Zeus dovette inghiottire Phanes per acquisirne il potere cosmico e diventare definitivamente il nuovo re dell'universo, pertanto è talvolta associato a Metis[4]. Quale potenza creatrice e dio primigenio, dalle ali d'oro, veniva anche equiparato ad Eros. Si rivelò al cosmo grazie alla splendore della luce che emanava (da cui deriva il suo nome) con le sembianze di un bel giovane, con quattro occhi, ermafrodito e dalle ali d'oro, sebbene normalmente si celasse agli dei stessi, invisibile o standosene ai limiti del creato. Talvolta, richiamando il mito orfico della generazione dell'uovo cosmico, veniva rappresentato avvolto da spire di serpente e con tre teste (ariete, toro e leone) o più di animali che emergevano dal suo busto.
 UOVO COSMICO

Torcia umana
  • la Torcia Umana (Johnny Storm), fratello minore di Sue, che può generare fiamme e volare;





TERRA

ZURVAN

Zurvan è il dio persiano del tempo infinito, dello spazio e del destino. La divinità è tradizionalmente rappresentata come senza nome (il nome Zurvan è un titolo appellativo), senza genere e passioni, e neutrale rispetto al bene e al male. Tuttavia, in alcune tensioni dello zoroastrismo, Zurvan è anche il padre della divinità buona, Ahura Mazda, e la divinità malvagia, Angra Mainyu, anche nota come Ahriman.
 Alcuni storici, come pure la teosofa Helena Blavatsky, credono che Zurvan fosse parte degli insegnamenti originali dello zoroastrismo, mentre altri storici credono che Zurvan sia stato aggiunto alla credenza zoroastriana più tardi.
 Le prime prove solide di una credenza in Zurvan sembrano risalire alla dinastia sassanide, che governò la Persia dal 224 al 651. Questi storici a volte si riferiscono a questa variazione dello zoroastrismo come zenanismo. Tuttavia, questo termine è fuorviante, perché è improbabile che qualche zoroastrismo venisse ad adorare Zurvan; il culto era sempre riservato solo ad Ahura Mazda.
 Zurvan è menzionato nelle Origini dell'alchimia sciamanica ed esoterica. Parla dei primi alchimisti Zosimo e Iside e naturalmente torna agli dei e miti sumerici. "Zurvan è legato all'astrologia babilonese: a Zurvan sono contenuti gli opposti, l'incarnazione spirituale di questa riconciliazione degli opposti è stata abbracciata anche dal pensiero greco e indiano". Alla fine fu conosciuto come Cronos che va al Custode del Tempo.








La religione di Zurvan, il Dio del tempo e dello spazio infiniti

Nello Zoroastrismo, come la maggior parte delle religioni, le variazioni in teologia ed eresia sono comuni. Il più importante di questi è lo Zurvanite / Zurvânism, un'eresia che si sviluppò nel tardo periodo achemenide. 

Durante questo periodo di tempo (dal VI al IV secolo aEV), in Zoroastrian era diventata la religione principale, in Iran, che fu seguita e promossa dagli imperatori achemeniani.  

L'eresia di base è la creazione del dio Zurvan (tempo eterno) che genera i suoi figli Ohrmazd e Ahriman. Come nota Boyce (1979: 69), "dichiarando che Ohrmazd e Ahriman sono fratelli, gli Zurvaniti tradirono la fondamentale dottrina di Zoroastro secondo cui il bene e il male sono completamente separati e distinti per origine e natura." 

Il nome Zurvan significa Tempo, e la nostra conoscenza dell'eresia proviene solo da fonti non zoroastriane. L'eresia si sviluppò dall'argomento che se c'erano due gemelli primitivi, allora doveva esserci anche un padre creatore e l'unico padre possibile era Zurvan. (...)
 http://www.cais-soas.com/CAIS/Religions/iranian/zurvanism.htm


Cosa

  • la Cosa (Ben Grimm), possiede forza e resistenza sovrumane dovute alla natura della sua pelle rocciosa, è anche un notevole pilota di veicoli, abilità derivata dal suo precedente lavoro di collaudatore di veicoli sperimentali. 
                                                                      

SCHEMA





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IL MAESTRO DELL'ACQUA

PROTEO



Una vecchia leggenda Dogon narra di quando il Dio dell’universo, Amma, inviò sulla terra il Nommo. Si trattava di una creatura metà uomo e metà anfibio, che atterrò nella terra della Volpe, un territorio a nord-est di Bandiagara, nella regione di Mopti; il Nommo era di colore rosso ma quando toccò terra divenne bianco.


Il nome Nommo deriva da una parola Dogon che tradotta letteralmente significa “far bene”; molto più spesso però questo essere viene ricordato come “Il Maestro dell’Acqua”, l’Ammonitore o il Distruttore. Questo forse in ricordo del fatto che il Nommo non poteva sopravvivere fuori dall’acqua. Non sappiamo esattamente come possa essere collocata questa figura nelle varie vicende che caratterizzarono la crescita di questo popolo, non è però altrettanto difficile identificare altre creature molto simili in diverse culture lontane non soltanto geograficamente ma anche rispetto ai vari momenti storici. Lo stesso tipo di creatura è infatti presente in una Storia della Mesopotamia scritta durante il III Secolo A.C. dal sacerdote Beroso; il suo nome era Oannes, il suo corpo era simile a quello di un pesce, viveva soltanto nell’acqua e aveva piedi simili a quelli dell’uomo. Si tratta forse di immagini riferite allo stesso evento?(....)

Dio pesce Dagon dei Filistei, e lo stesso simbolo del pesce con il quale i primi cristiani erano soliti rappresentare la divinità. Chiunque o qualunque cosa fosse, il Nommo continua ancora oggi ad allungare la sua ombra sul territorio africano, forse messaggero in attesa di poter svelare antiche verità a chi avrà il coraggio e la predisposizione d’animo
per ascoltarle.
https://gaetaniumberto.wordpress.com/2015/03/11/il-culto-del-nommo/

I Nommo sono spiriti antropomorfi venerati dal popolo Dogon del Mali. Il nome può riferirsi sia ad un solo Nommo, sia al Nommo primordiale, sia ad un gruppo di Nommo. Il nome Nommo deriva da una parola Dogon che significa far bere; viene anche ricordato come Il Maestro dell'Acqua, l'Ammonitore o il Distruttore.

I Nommo vengono descritti aventi la metà dal corpo superiore umana e l'altra metà serpente, fatti d'acqua e privi di articolazioni.
Il Nommo è stato il primo essere vivente creato da Amma, il dio supremo del cielo e creatore dell'universo, attraverso l'acqua fecondata dal suo seme [1].
Nommo si moltiplicò divenendo quattro coppie di gemelli. Uno dei gemelli si ribellò contro l'ordine stabilito da Amma, destabilizzando quindi il creato. Per purificare l'universo e ripristinare l'ordine ancestrale, Amma sacrificò un Nommo maschio ancora nell'uovo, smembrandone il corpo e sparpagliandolo per il cosmo [2].
I Nommo sono presenti in ogni forma d'acqua, nei raggi del sole e sono responsabili per aver dato all'uomo la parola, la tessitura e l'arte di forgiare i metalli.
https://it.wikipedia.org/wiki/Nommo

Sorprendentemente, i Dogon hanno celebrato il sistema Sirius ogni 50 anni, per generazioni. Questo è dove i loro dei, i Nommos, vivrebbero. 
Spiriti ancestrali (a volte indicati come divinità) venerati dalla tribù Dogon del Mali, in Africa. La parola Nommos deriva da una traduzione dogon che significa "far bere qualcuno". I Nommos sono solitamente descritti come anfibi, ermafroditi e creature di pesci. (....)

Il Nommo ha qualche somiglianza fisica con altri esseri mitologici Oannes (Babilonia), Enki (Sumer), Fu Xi (Cina), Dagon (filistea), e Nereo (Grecia), per citarne quelques'un. È anche interessante notare i motivi comuni della storia di Nommo con quella di Osiride (smembrata poi l'elevazione del tempio ai luoghi in cui ogni parte del corpo rimane). Ci sono anche molti paralleli tra la storia di Nommo e le tradizioni di Gesù: entrambi furono crocifissi, entrambi istruirono i fedeli a "bere il mio corpo", ed entrambi furono associati al pesce. 




Nommo

Mr. Fantastic







AMMA
Amma , chiamato anche Amen , il dio creatore supremo nella religione delDogon persone dell'OvestAfrica 
.https://www.britannica.com/topic/Amma

(...)Sebbene comunemente indicato come maschio, Amma è considerato un simbolo sia dei principi maschili che femminili e, di conseguenza, è più propriamente caratterizzato come senza genere o come di genere doppio. Questo duplice aspetto del carattere di Amma è coerente con i più ampi principi cosmologici della dualità e l'accoppiamento degli opposti che sono espressi simbolicamente in tutti gli aspetti della religione e della cultura Dogon. È anche coerente con gli aspetti maschili e femminili della riproduzione biologica che Amma simboleggia.(...)
https://www.britannica.com/topic/Amma


I Dogon hanno un Dio che chiamano Amma , il creatore dell'universo, il dio che crea tutte le cose, il creatore. Come si suol dire, Amma ha inviato Nommo un dio minore, per dare vita a questo pianeta in cui viviamo . Possiamo anche trovare un parallelo con gli dei e semidei di cui si parla in tutte le culture del mondo.Nommo nella lingua del Dogon significa: "Il nomo dello stagno" e in concreto sono quegli esseri che hanno creato la terra, le piante, gli animali e gli esseri umani. I Dogon dicono che quegli esseri, i Nommo, hanno creato un primo paio di esseri umani , che conosciamo come Adamo ed Eva. Quella coppia aveva 8 discendenti e dicono di aver vissuto in epoche incredibili 
.https://www.guardianesdelmisterio.com/historia-prohibida/dogon-contacto-estrellas-sirio/
Amma è anche accreditata dai Dogon per aver creato la vita sulla Terra. Secondo i miti di Dogon , c'è un principio di nascite gemelle nell'universo. Tuttavia, si dice che il primo tentativo di Amma di intercalare con la Terra fallì, producendo alla fine solo una singola creatura: lo sciacallo . Questo fallimento è visto dai Dogon come una violazione dell'ordine nell'universo, e lo Sciacallo venne quindi associato ai concetti di disordine e alle difficoltà di Amma. Più tardi, dopo aver superato la difficoltà, il seme divino di Amma entrò e fecondò con successo il grembo della Terra e alla fine produsse i gemelli divini primordiali , il Nommo.
https://www.britannica.com/topic/Amma


COPRICAPO 

FORZA DELLA NATURA
DEA DELLA BELLEZZA E DELL'AMORE
AFRODITE
Isis-Aphrodite - Metropolitan Museum of Art, NYC
Afrodite (in greco anticoἈφροδίτηAphrodítē) è, nella religione greca, la dea della bellezza, dell'amore, della generazione e della primavera. Nata nel mare, veniva anche venerata come dea che rende sicura la navigazione[3]


IL MAESTRO DELL'ACQUA

















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